“Blocco di licenziamenti e sfratti. Basta con il monopolio dei confederali”

“Blocco di licenziamenti e sfratti. Basta con il monopolio dei confederali”

ROMA – Trasporti, scuole, aziende municipalizzate e aziende private: coinvolge tutte le categorie lo sciopero generale di 24 ore proclamato dai sindacati del Patto di Base (RdB, SdL Intercategoriale, Confederazione Cobas). Tra gli obiettivi della protesta, spiega il portavoce nazionale dei Cobas Piero Bernocchi, la richiesta di un “blocco dei licenziamenti, aumenti significativi di salari e pensioni, introduzione di un reddito minimo garantito per tutti, cassa integrazione almeno all’80% del salario, abrogazione della Bossi-Fini e del ‘pacchetto sicurezza’, blocco degli sfratti e canone sociale per i bassi redditi, ritiro della riforma Brunetta, messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, delle scuole e dei trasporti, assunzione stabile dei precari e re-internalizzazione dei servizi, fine del monopolio di Cgil-Cisl-Uil sui diritti sindacali”.

Allo sciopero si affianca una manifestazione nazionale che si terrà a Roma a partire dalle 10: un corteo partirà da piazza della Repubblica e percorrerà via Cavour, via Merulana, via Emanuele Filiberto, per concludersi in piazza San Giovanni. La manifestazione, ha annunciato Bernocchi, si sposterà poi davanti al ministero dell’Istruzione, dove, a partire dalle 14.30 si svolgeranno un sit-in e un’assemblea nazionale per decidere “come proseguire la lotta contro i tagli e i contratti di disponibilità”.

Ecco le modalità dello sciopero.

Pubblica Amministrazione. Per scuola, università, ministeri, enti locali e agenzie fiscali lo sciopero è dell’intera giornata. Per medici e operatori sanitari l’astensione dal lavoro avrà inizio dal primo turno del giorno 23 fino all’ultimo turno della stessa giornata. Le Poste Italiane hanno reso “noto che Associazioni Sindacali non firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro hanno aderito all’astensione collettiva di 24 ore proclamata dalla Confederazione Cobas CUB per il giorno 23 ottobre 2009, con inizio dal turno montante la sera del 22 ottobre. Non si prevedono particolari impatti sui servizi”. Per i vigili del fuoco, lo sciopero si svolgerà per il personale turnista dalle 10 alle 14, per il personale a servizio giornaliero nell’arco dell’intera giornata.

Trasporti. Per i trasporti sono intervenute alcune limitazioni allo sciopero, che era stato inizialmente proclamato per tutta la giornata. In particolare per il settore aereo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli ha stabilito con un’ordinanza la riduzione a 4 ore, dalle 12.00 alle 16.00. Analoga la limitazione a quattro ore per le Ferrovie: il personale addetto alla circolazione si fermerà dalle 11 alle 15, mentre gli addetti agli impianti sciopereranno per l’intera giornata. In tutti gli altri settori lo sciopero durerà l’intera giornata, con la garanzia delle fasce protette (che ogni azienda municipale stabilisce per conto proprio). Unica eccezione, la metropolitana e le ferrovie urbane di Roma, che per consentire la partecipazione alla manifestazione nazionale si fermeranno soltanto dalle 20 alle 24.

Scioperi trasporti altre sigle. Sciopera anche il personale navigante di Fit Cisl e Filt Cgil, di AirOne CityLiner (gruppo Alitalia) per protestare contro l’assenza di un contratto collettivo di lavoro, e gli assistenti di volo della Filt della compagnia Livingston (dalle 10 alle 14) per violazioni contrattuali.

Settore privato. Lo sciopero è stato proclamato per il 23, per l’intero orario di servizio. Fanno eccezione i turnisti delle centrali di produzione elettrica e idroelettrica, che sciopereranno dal 22 al 27 ottobre, con astensione dell’intero turno. Tuttavia, per il settore è intervenuto un provvedimento di precettazione del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, che dispone per il 22 ed il 24 ottobre la precettazione dei lavoratori turnisti e dell’ulteriore personale addetto all’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica per i quali Terna, secondo le procedure vigenti, ha valutato l’incompatibilità dell’astensione dal lavoro con il funzionamento in sicurezza del sistema elettrico nazionale. Gli impianti considerati sono quello di Montalto di Castro (22 ottobre), Priolo Gargallo (24 ottobre), di proprietà della Enel Produzione Spa, e Monfalcone (22 ottobre), di proprietà della A2A Produzione.